La tua valutazione iniziale per riprendere a sciare dopo un trauma

Riprendere a sciare dopo un trauma è un percorso che richiede attenzione, pazienza e, soprattutto, un buon piano di recupero. Il nostro obiettivo è assicurarti che tu possa tornare in pista in modo sicuro, graduale e senza rischi. Non ci concentreremo solo sul tuo stato fisico, ma anche sul tuo benessere psicologico ed emotivo, perché entrambi sono fondamentali per una ripresa completa. Ecco come procederemo.

1. La Preparazione Psicologica: Il Ruolo del Prima Incontro

Prima ancora di scendere in pista, ci incontreremo per parlare e prepararti mentalmente. Questo incontro ha lo scopo di metterti a tuo agio, creare un ambiente di fiducia e tranquillità, e aiutarti a sentirti pronto ad affrontare la nuova sfida. Il trauma che hai vissuto potrebbe aver influito non solo sul corpo, ma anche sulla tua mente e sulla tua percezione del rischio. Per questo motivo, la parte psicologica è molto importante.

Cosa faremo insieme la sera prima di iniziare:

- Costruire una relazione di fiducia: Voglio ascoltarti e capire la tua situazione. È fondamentale che tu ti senta supportato e capito, senza alcuna pressione. Ogni passo sarà fatto nel rispetto dei tuoi tempi.

- Raccontarmi del trauma: Sarà utile parlare dell'incidente che hai subito, per capire insieme cosa è successo, se si è trattato di un trauma fisico o psicologico, e se hai seguito trattamenti specifici (come fisioterapia o supporto psicologico). Conoscere le tue eventuali limitazioni fisiche e psicologiche ci permetterà di personalizzare il piano di recupero.

- Rassicurarti: È possibile che tu provi ansia o preoccupazioni riguardo la ripresa dell'attività sportiva. Voglio che tu sappia che il percorso sarà graduale, sicuro e basato sulle tue attuali capacità. Non ci sono "standard", ogni persona ha un recupero unico e il nostro obiettivo è che tu ti senta al sicuro.

- Sostegno emotivo: Un incontro informale, come un aperitivo o una chiacchierata tranquilla, può essere utile per abbassare la tensione. In questo momento, parleremo anche del tuo livello di motivazione e della tua predisposizione mentale per il ritorno sugli sci. È importante che tu senta entusiasmo, ma senza sentirti forzato.

L'attrezzatura giusta per te:

- Scegliere gli sci e gli scarponi: La scelta dell'attrezzatura è fondamentale per la tua sicurezza. Ti aiuterò a scegliere sci che siano adatti al tuo livello e scarponi che ti diano il giusto supporto, soprattutto se hai avuto problemi a livello di ginocchia o caviglie.

- Protezione: Se il trauma che hai subito lo richiede, ti consiglierò l'uso di protezioni extra, come casco, ginocchiere o busto protettivo. In alcuni casi, un tutore specifico per caviglia o ginocchio potrebbe essere utile.

- Comfort: L’attrezzatura deve essere ben regolata, ma anche comoda. Il comfort è essenziale per evitare che piccoli dolori o fastidi influenzino il tuo stato psicologico e fisico.

2. La Valutazione Fisica e Psicologica del Giorno Successivo

Il giorno dopo, prima di scendere in pista, eseguiremo insieme una valutazione fisica per capire il tuo stato attuale. Questo ci aiuterà a capire cosa puoi fare e come procedere nel modo più sicuro.

Valutazione fisica:

- Articolazioni e muscoli: Controlleremo la flessibilità e la forza delle articolazioni coinvolte nel trauma. Esaminerò eventuali rigidità, dolori o limitazioni nei movimenti. Faremo alcuni test leggeri, come squat o affondi, per verificare la risposta del tuo corpo, ma senza stressarlo troppo.

- Propriocezione e coordinazione: La propriocezione è la capacità di percepire la posizione del corpo nello spazio, ed è molto importante per gli sciatori. Dopo un trauma, potrebbe essere ridotta, quindi faremo esercizi di equilibrio e coordinazione per testare e migliorare il tuo controllo corporeo.

- Forza muscolare: Verificherò che tu abbia recuperato una forza adeguata, soprattutto nei muscoli che supportano l'articolazione danneggiata, come quelli delle gambe e dei glutei.

Valutazione psicologica:

- Gestire la paura: Un trauma psicologico può influire sulla tua capacità di affrontare situazioni di rischio. Durante la valutazione, osserverò come reagisci quando parliamo di potenziali difficoltà in pista (cadere, scivolare, ecc.). Se ci sono segnali di ansia o paura eccessiva, cercheremo di affrontarli insieme.

- Motivazione e attitudine mentale: Discuteremo anche di quanto ti senti motivato a riprendere e se hai fiducia nel recupero completo. Il recupero è un processo graduale e voglio che tu sappia che ogni risultato è un passo positivo, senza fretta e senza frustrazione.

3. Piani d'Azione e Obiettivi Graduali

Dopo la valutazione fisica e psicologica, stabiliremo insieme un piano d'azione personalizzato. Ogni passo sarà fatto in modo graduale e adattato alle tue necessità, per evitare sovraccarichi o frustrazioni. Ecco cosa ci aspetta:

Obiettivi a breve termine:

Non cercheremo di fare subito discese difficili, ma inizieremo con esercizi di equilibrio, scivolate controllate e curve leggere. L’obiettivo è che tu riconquisti la fiducia nell'attrezzatura e nei tuoi movimenti.

Obiettivi a medio termine:

Man mano che acquisisci confidenza, aumenteremo la difficoltà. Inizieremo a fare curve più ampie, discese più lunghe e qualche situazione con maggiore velocità, ma sempre sotto controllo e in totale sicurezza.

Controllo costante:

Durante ogni sessione, monitorerò costantemente la tua risposta fisica ed emotiva. Se necessario, adatteremo il piano in base ai tuoi progressi, per rendere il recupero il più fluido e sicuro possibile.

Spero che questo piano ti faccia sentire tranquillo e motivato. La strada verso il recupero è unica per ogni persona, ma sono sicuro che, con il giusto approccio, riuscirai a tornare sugli sci con fiducia e piacere. Siamo qui per accompagnarti passo dopo passo!

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Valutazione Iniziale

Recupero Attivo

Il recupero attivo nello sci è una strategia di riabilitazione e allenamento che punta a migliorare la condizione fisica di uno sciatore in modo progressivo e controllato dopo un infortunio o una pausa prolungata. A differenza del recupero passivo, che comporta principalmente riposo e limitazione dei movimenti, il recupero attivo prevede un programma strutturato di attività fisiche e movimenti specifici per rafforzare gradualmente il corpo, ristabilire equilibrio e ripristinare la fiducia nei movimenti. Questa strategia permette allo sciatore di tornare in pista in sicurezza, evitando un sovraccarico fisico e riducendo il rischio di nuovi traumi.

1. Cos’è il Recupero Attivo?

Il recupero attivo si basa sull'idea che il movimento – se eseguito in modo controllato e progressivo – sia un fattore chiave per guarire correttamente, ridurre la rigidità muscolare e articolare, e favorire un ritorno ottimale alla performance atletica. Nello sci, il recupero attivo prevede una serie di esercizi e attività specifiche, che lavorano su diversi aspetti:

- Rinforzo muscolare: evitare il decondizionamento muscolare è fondamentale, in particolare per i muscoli delle gambe, del core e dei glutei, che supportano stabilità e potenza in discesa.

- Mobilità articolare: gli sciatori sono soggetti a tensioni e carichi specifici su ginocchia, anche e caviglie. Il recupero attivo mira a mantenere la mobilità di queste articolazioni, riducendo la rigidità e mantenendo un movimento fluido.

- Equilibrio e propriocezione: tornare sugli sci richiede sicurezza e controllo. Il recupero attivo include esercizi per ristabilire l’equilibrio e affinare la propriocezione, cioè la capacità del corpo di percepire la propria posizione nello spazio.

2. Gli Elementi Chiave del Recupero Attivo nello Sci

Il recupero attivo è composto da diversi elementi, ciascuno dei quali contribuisce a ricostruire le abilità necessarie per sciare in sicurezza e con fiducia. Vediamo alcuni dei componenti principali:

a. Attività di Bassa Intensità e Rieducazione al Movimento

Nelle fasi iniziali del recupero, l’obiettivo è permettere al corpo di riprendere a muoversi in modo sicuro e senza dolore. Questo si ottiene attraverso attività a bassa intensità, come:

- Esercizi di stretching e mobilità: per favorire il recupero dell’ampiezza di movimento delle articolazioni.

- Movimenti controllati sugli sci : semplici esercizi eseguiti in ambiente controllato, come pendii molto lievi o addirittura in piano, per riabituarsi alla posizione e alla dinamica dello sci senza sollecitare troppo il corpo.

b. Incremento Graduale della Resistenza e della Forza ( efficacia sul lungo termine )

Una volta superata la fase iniziale, si inizia a lavorare per recuperare la forza muscolare e aumentare la resistenza, essenziali per le sollecitazioni a cui lo sci sottopone il corpo. Alcuni esempi di esercizi in questa fase includono:

- Squat e affondi controllati: con attenzione alla postura e al carico, aiutano a rinforzare i quadricipiti e i glutei.

- Esercizi pliometrici leggeri: movimenti come piccoli salti o passi laterali, che iniziano a simulare il tipo di sforzo richiesto nello sci.

- Allenamento del core: esercizi come il plank e le varianti per aumentare la stabilità del tronco e garantire un controllo ottimale durante i movimenti di discesa.

c. Lavoro sulla Propriocezione e Sull’Equilibrio

L’equilibrio è fondamentale nello sci. Dopo un infortunio, i recettori nervosi che permettono di “sentire” il terreno e rispondere con movimenti corretti possono essere meno efficienti. Il recupero attivo include esercizi specifici per migliorare la propriocezione, come:

- Esercizi su superfici instabili: utilizzare balance board, bosu ball o tappeti instabili per lavorare su equilibrio e coordinazione, migliorando la capacità del corpo di reagire ai cambiamenti di posizione.

- Movimenti su una sola gamba: piegamenti o sollevamenti su una gamba alla volta per allenare l’equilibrio e rafforzare le aree più vulnerabili (soprattutto in caso di infortuni a ginocchia o caviglie).

3. Benefici del Recupero Attivo per lo Sciatore

Il recupero attivo è altamente vantaggioso per sciatori e atleti in generale, poiché permette di:

- Evitare la perdita di massa muscolare: mantenendo il tono e la forza muscolare, si può evitare il decondizionamento e abbreviare i tempi di recupero.

- Ridurre il rischio di nuovi infortuni: un corpo forte, mobile e consapevole dei movimenti riduce drasticamente le probabilità di reinfortunarsi.

- Recuperare la fiducia: gli esercizi progressivi permettono all’atleta di ritrovare fiducia nei movimenti, riducendo l’ansia di sciare di nuovo.

4. Come Integrare il Recupero Attivo nel Percorso di Riabilitazione

Il recupero attivo dovrebbe sempre essere monitorato da un professionista che sappia adattare il programma in base al tipo di infortunio e alle risposte del corpo. La progressione deve essere graduale, aumentando l’intensità solo quando si è pronti. Ecco un esempio di progressione di recupero attivo:

- Fase iniziale: attività di mobilità, stretching e rinforzo leggero senza carichi.

- Fase intermedia: incremento della forza e dell’intensità, con introduzione di carichi moderati e allenamento su superfici instabili.

- Fase avanzata: attività più intense e specifiche per lo sci, come i movimenti pliometrici, e il ritorno graduale sugli sci in ambiente controllato.

Conclusione

Il recupero attivo nello sci non è solo una modalità di riabilitazione, ma una vera e propria strategia per tornare in pista più forti e consapevoli, riducendo al minimo i rischi di nuovi infortuni. Attraverso movimenti controllati e un programma progressivo, lo sciatore può ritrovare il piacere della discesa, la sicurezza nei propri mezzi e la fiducia nei movimenti, passo dopo passo, fino al pieno recupero.

Lo sci, come qualsiasi altra attività sportiva, può risultare impegnativo. L'adrenalina della discesa, la concentrazione necessaria per controllare i movimenti e la velocità, possono farci sentire sotto pressione. Ma se impariamo a modificare il nostro approccio, lo sci diventa un'opportunità per imparare a conoscere noi stessi e il nostro corpo. Questo non significa che dobbiamo essere dei professionisti, ma che dobbiamo imparare a goderci il processo, con la consapevolezza che ogni passo, ogni piccolo miglioramento, è un successo.

Il nostro primo obiettivo, quindi, è quello di liberare la mente dalla preoccupazione del "fare bene" e concentrarci sul piacere dell’esperienza. Non c'è bisogno di pensare a quanto velocemente scivoliamo giù per la pista o se siamo in grado di fare una curva perfetta. L'obiettivo è imparare a godersi ogni momento, a stare nel presente, sentire il freddo dell'aria sulla pelle, il rumore degli sci che scorrono sulla neve, e soprattutto, il sorriso che nasce spontaneo quando ci sentiamo liberi e in armonia con la montagna.

Impostare obiettivi chiari e raggiungibili

Per rendere l'esperienza ancora più gratificante, è utile impostare obiettivi chiari e raggiungibili. Gli obiettivi non devono essere ambiziosi o legati a prestazioni estreme. Non c’è bisogno di voler essere dei campioni in pochi giorni, ma possiamo concentrarci su traguardi più semplici ma altrettanto soddisfacenti.

Un buon esempio di obiettivo potrebbe essere quello di migliorare la tecnica delle curve, magari iniziando con quelle più larghe per poi arrivare a curve più strette, o perfezionare il controllo della velocità. Si può cominciare anche con l’obiettivo di prendere confidenza con la discesa su una pista che ci sembra un po' impegnativa, ma che sappiamo essere alla nostra portata. Ogni volta che raggiungiamo un obiettivo, piccolo o grande che sia, avremo un motivo in più per sentirci soddisfatti e motivati a proseguire.

Un altro obiettivo potrebbe essere quello di migliorare la nostra postura o la tecnica di frenata. Iniziamo con cose semplici e fondamentali, come la posizione corretta sulle sci, l’uso dei bastoncini per stabilizzarsi, oppure l’esercizio del frenare in modo controllato. È importante ricordare che l'apprendimento richiede tempo e che ogni passo in avanti, per quanto piccolo, è un successo.

L’importanza di un approccio positivo

Lezioni Sci

Lezioni dedicate a chi riprende dopo infortuni, con supporto psicologico e tecnico per un ritorno sicuro sulle piste.

Indirizzo

Via Galassia, Prato Nevoso

Orari

Lun - Ven

8:30-12.30

13:30-17:00